Il compito più difficile nella vita è quello di cambiare se stessi
Nelson Mandela
Con il mio lavoro non faccio che imbattermi quotidianamente nelle difficoltà che l’affrontare il cambiamento genera nelle persone. Senza timore di smentita posso tranquillamente dire che la sfida più grande presente nella vita di uomini e donne, e che più di qualunque altra cosa influenza la qualità delle loro esistenze, è la capacità di gestire i cambiamenti a cui ciascuno di noi va incontro.
Che siano più o meno graditi, desiderati o temuti, i cambiamenti sono inevitabili. La vita è continuo cambiamento, ogni momento è diverso da tutti gli altri.
E per questo, dato per assodato, che il cambiamento è un processo inevitabile, la domanda da porsi non è se le persone cambiano bensì come si realizza un cambiamento.
Ti è mai capitato di individuare un’area di sofferenza e trovarti a non sapere proprio come fare per ottenere ciò che desideri?
Definito il cambiamento desiderato avrai iniziato a mettere in pratica le azioni necessarie per raggiungere il tuo obiettivo, non è così?
Chi non ha mai provato ad esempio a smettere di fumare?
O a cambiare le proprie abitudini alimentari?
Ti sarai di certo accorto che superata una prima fase in cui tutto sembra riuscire alla perfezione, si va incontro ad un momento in cui al contrario sembra tutto tornare indietro, i sacrifici fatti sembrano svanire e l’obiettivo è presto perso!
Lo stesso è accaduto quando hai capito che la tua difficoltà maggiore è nel rapporto con gli altri ed hai tentato di mettere in atto un comportamento diverso dal solito, senza grossi risultati
Ti capisco!
Il processo di cambiamento non è così immediato!
Voglio dire che non basta individuare un problema e mettersi in azione! Seppur è questo che ingenuamente immaginiamo un po’ tutti!
Un tasto dolente quando si parla di cambiamento è quello di pensare che questo sia una cosa radicale, veloce.
In realtà difficilmente il cambiamento avviene come una rivoluzione improvvisa
Dal punto A= problema, al punto B= soluzione, si percorrono varie tappe
Spesso si immagina il cambiamento come una linea che va da un punto A ad un punto B, in verità sarebbe più opportuno immaginarla come un insieme di curve, come un susseguirsi di salite e discese.
Ecco ora è il momento in cui mi chiedi: “Si, va bene e quindi cosa devo fare?”
Immaginiamo di partire per un viaggio la cui meta è l’obiettivo del tuo cambiamento e di perderci per strada, e così, smarriti, spaesati e incerti sul da farsi chiamiamo la nostra persona di fiducia nella speranza che ci aiuti!
Di certo la prima cosa che faremo è capire insieme a che punto del tragitto ci si è fermati! Non potremo mai rimetterci in marcia se non capiamo a che punto siamo, a quale bivio ci siamo persi!
Ecco, dunque, anche con il percorso verso il nostro obiettivo, verso il cambiamento che desideriamo, il primo passo è capire a che bivio ci siamo fermati! A che punto ci troviamo! E da li capire insieme come muoversi!
Per questo ti lascio le indicazioni del percorso
Tu a che punto ti trovi? In quale punto ti sei fermato?
- La prima tappa quando ci si appresta ad affrontare un cambiamento è detta di pre-contemplazione:
In questa fase non c’è ancora desiderio di cambiare o non si sa quale cambiamento potersi attribuire. Si può vivere una situazione di difficoltà senza sapere realmente qual’è la causa del proprio malessere.
Malessere che alle volte può essere attribuito a cause e persone esterne
Una richiesta tipica di chi si trova in questo punto è:
“Io sto bene, il mio problema è Tizio e Caio, se lui cambia, smette di fare questo o quest’altro io sono a posto”
“Come faccio a far capire a XXX che deve cambiare quella determinata cosa?”
- A te capita di sentirti insoddisfatto e non capire come mai ti senti così?
- O ti capita di pensare che il tuo problema sia dovuto a qualcun altro?
Se si, potrebbe esserti utile un confronto per individuare quali sono le aree in tuo potere.
In questa fase insieme potremmo lavorare sulla consapevolezza di ciò che sta accadendo nella tua vita. Tenteremo di rileggere ciò che ti accade in una modalità nuova e funzionale che possa fungere da motivazione al cambiamento.
2.La seconda fase è detta di contemplazione: fase in cui c’è consapevolezza di qual è il problema o l’area in cui si vuole avviare un cambiamento ma non si è ancora realmente pronti ad agire per ottenerlo
Questa è la fase dell’ambivalenza: c’è da un lato molto desiderio di cambiare e dall’altro sorgono molti dubbi e paure
Intervengono le credenze generali, quelle relative alla propria persona, le regole personali ad ostacolare il cambiamento
Ci si chiede “Cosa faccio?” “Cambio o non cambio?”
Alcune espressioni in questa fase possono essere:
“Vorrei tanto parlare e dire la mia, so che sarebbe buono farlo, ma quando arriva il momento di espormi non ci riesco, mi blocco, ho paura”
“Sono troppo buono, per evitare i litigi finisco sempre per rimetterci, so che dovrei farmi valere di più ma …. ”
“Mi abbuffo e devo smettere ma puntualmente ci ricado, dovrei smettere ma…”
- Tu sai qual è l’azione che ti farebbe stare meglio ma non riesci ad attuarla?
- Da un lato desideri tanto cambiare dall’altro senti una forte resistenza?
Potrebbe esserti d’aiuto lavorare sui pensieri, le credenze e le emozioni che ti impediscono di mettere in atto le azioni che desideri!
In questa fase, insieme, lavoreremo sulle motivazioni che possono spingerti a cambiare o a non attuare il cambiamento!
3.La terza fase è detta di preparazione ed è il momento in cui la persona è più pronta all’azione, è più fiduciosa in se stessa e nel cambiamento, sente dentro di se che è pronta a cambiare e per questo riesce ad entrare nella fase successiva!
Dunque, in questa fase definiremo obiettivi e strategie, mentre continueremo a lavorare sulla motivazione, insieme sperimenteremo nuove opportunità praticabili.
4.E solo ora, nella quarta fase c’è l’azione! Questa è la fase in cui ci si sente così motivati da essere disposti ad impegnarsi nel mettere in pratica singole azioni quotidiane
In questa fase hai in mente delle alternative valide alle solite e concretizzi le scelte
5.Il processo di cambiamento prevede le fasi successive di mantenimento ed eventuali ricadute.
Una volta messe in campo le azioni si possono incontrare delle difficoltà che possono indurre o ad entrare nella fase di mantenimento del cambiamento oppure l’entrata nella fase di ricaduta e quindi il rientro in una fase precedente del cambiamento
Tieni a mente che ogni qual volta si verificherà un ritorno alla fase precedente, si parlerà di riciclo, considerando il ripercorrere del ciclo come un’opportunità di un nuovo apprendimento e miglioramento.
Come avrai ben capito il cambiamento è un processo, un percorso fatto di tappe! Alle volte lungo, altre più breve, tortuoso, sorprendente
Ti dico tutto questo perché tu possa riflettere sul darti davvero l’opportunità di giungere ad ottenere ciò che desideri!
Spesso dopo un primo momento di forte motivazione si va incontro ad una fase di sconforto in cui si è convinti di aver tentato e non essere riusciti!
Dunque ora sai che non è così!
Sai che tutte le volte che hai sperimentato motivazione e hai abbandonato sei solo giunto alla seconda fase! Forse ti sei imbattuto in mille voci, mille dubbi e preso dallo sconforto hai abbandonato!
Concediti supporto!
Cambiare non è semplice!
Insieme valuteremo il punto in cui sei e percorreremo la strada che rimane ancora da fare!
Ti aspetto
Sara