Il circolo vizioso che accomuna tutte le dipendenze
L’impossibilità di resistere all’impulso, il sollievo derivante dall’azione e, infine, la vergogna e i rimorsi successivi all’agire.
Questo è ciò che accade a chi ha una dipendenza, qualsiasi essa sia.
Impulsi difficilmente gestibili che quando agiti, producono senso di colpa ed emozioni negative sempre più intense.
I meccanismi che intervengono nello sviluppo e nel mantenimento delle dipendenze fanno riferimento alla sensazione di craving precedente l’attuazione del comportamento, la successiva perdita di controllo associata al comportamento e la condotta protratta indipendentemente dalle conseguenze negative e dalle emozioni spiacevoli che ne derivano.
Chi ha una dipendenza ce l’ha, innanzitutto, nei confronti delle sue funzioni, dei suoi comportamenti e stati d’animo.
Per questo l’ansia, la tristezza, la rabbia, emozioni scomode in generale, possono possono causare il bisogno.
Ad esempio:
- di giocare
- di ricercare partner
- di consumare sostanze
Essere dipendenti, in fondo, significa sfuggire alla realtà, o per lo meno alle emozioni che inevitabilmente ne fanno parte. La dipendenza può, infatti, derivare da qualsiasi esperienza che abbia lo scopo di alleviare uno stato emotivo intenso.