“STO SOLO RECITANDO UN COPIONE, CHIAMATO VITA” Jim Morrison

Uso una frase di Jim Morrison per parlare del copione che ciascuno mette in scena nella propria vita

Ciascuno di noi ha un copione, e tutti viviamo seguendo quel copione!

Il processo di formazione del copione comincia nel primissimi giorni di vita, quando si inizia a fare esperienza di come gli altri si relazionano a noi e di cosa accade quando noi stessi ci relazioniamo agli altri

Come esseri umani possediamo un innato bisogno di dare significato al mondo che ci circonda. Proprio con l’obiettivo di costruire questo significato costruiamo una narrazione, anche detta copione di vita.

Dopo tutto sarebbe impossibile vivere ogni giorno cercando di dare significati alle cose come fosse il nostro primo giorno di vita! Per questo, per economia mentale, attingiamo alla visione che pian piano abbiamo creato.

Tuttavia possiamo ampliare e modificare il copione anche in età adulta, quando siamo sotto pressione o in momenti di stess elevato. In vari momenti della nostra vita, infatti, ci troveremo a prendere delle decisioni e trarre delle conclusioni rispetto a noi stessi, agli altri e alla natura di ciò che ci accade.

Il copione personale permette di formulare tre domande fondamentali:

Che tipo di persona sono? come vedo me stesso?

Come sono le altre persone? come percepisco gli altri?

Com’è la vita? cosa posso aspettarmi dal mondo?

Le risposte che formuliamo per noi a queste domande fanno riferimento alla visione personale del mondo e di noi stessi in relazione con il mondo, all’insieme di credenze, convinzioni, desideri che ciascuno definisce in base a ciò che ha vissuto nella propria vita.

Nel momento stesso in cui da adulti ci troveremo di fronte a situazioni che abbiamo già vissuto saremo orientati ad attingere dal nostro copione, dall’insieme di credenze e convinzioni formulate nel corso del tempo rimettendo in atto le strategie comportamentali che ci sono state più utili per fronteggiare le situazioni vissute.

Questo può diventare limitante nella vita adulta, ovvero può impedire di cogliere altre opportunità e modi di agire che non siano in linea con le decisioni di copione stabilite in base alla propria storia

Facciamo un esempio:

Immaginiamo che Roberta(nome di fantasia) abbia vissuto la sua infanzia insieme alla madre e la sorella e si sia sentita spesso giudicata e trattata con severità. Roberta, inoltre, si è spesso sentita seconda in bellezza e grazia femminile rispetto alla madre e alla sorella. Per soddisfare il suo bisogno di approvazione e per sentirsi parte del nucleo familiare abbia preso a compiacere la madre, proprio come ha sempre visto fare dal padre, ottenendo così attenzioni e considerazione.

In risposta a questa sua storia Roberta potrebbe identificarsi con il suo vissuto di inferiorità rispetto alla madre e alla sorella e formulare per esempio quest’idea di se stessa: “Non sarò mai bella abbastanza” ” Non piacerò”; potrebbe scegliere di avvicinarsi, nella vita da adulta, a donne forti nelle quali rivede la severità che avvertiva dalla madre confermando la sua credenza rispetto alle relazioni femminili, che potrebbe ad esempio essere: “Alle donne non piaccio” “Devo compiacerle per piacere loro”

Ciò potrebbe indurla, pur non volendo, ad assumere un comportamento sottomesso e servizievole nei confronti, ad esempio, delle amiche, o al contrario potrebbe portarla ad assumere un atteggiamento rifiutante e ostile verso quelle donne con le quali rivive le difficoltà che aveva con la madre.

Così, starà recitando il copione della sua vita anziché vivere il momento presente

Nell’esempio, l’atto di compiacere, essere disponibile e giudiziosa rappresenta un modo per sentirsi parte integrante della famiglia, ottenere visibilità anziché sentirsi messa all’angolo e trovare apprezzamenti positivi, o l’atto di rifiutare e allontanare potrebbe essere stata la strategia per fronteggiare l’intollerabilità di ciò che ha vissuto.

Tuttavia nella vita da adulta, continuare ad utilizzare le strategie messa in atto all’interno del suo nucleo familiare potrebbero portarla a vivere insoddisfazione relazionale. Potrebbe, ad esempio, allontanare amicizie e continuare a sentirsi criticata e giudicata.

La correlazione tra la storia di vita personale e ciò che viviamo da adulti spesso non è chiara, tantomeno facile da trovare.

La psicoterapia, tramite un graduale percorso di conoscenza di sé, permette di far luce sulle decisioni copionali così da renderle coscienti.

Da adulti è necessario rivalutare l’idea che ci si è costruiti circa se stessi, gli altri e la propria vita

Dato che ogni individuo ha deciso da sé, seppur inconsapevolmente, il proprio piano di vita, ha anche il potere di cambiarlo, in qualsiasi momento, soprattutto nella vita da adulto. 

Fortunatamente, quello che è stato deciso una volta e che ha condizionato inconsapevolmente il nostro modo di essere e di fare, può essere riconosciuto, compreso, ed eventualmente ri-deciso

Concediti supporto

Proveremo insieme a capire cosa accade!

Ti aspetto

Sara


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